Cookie Consent by Free Privacy Policy website Versando Torgiano

Nasce nel 1967 a Santafè di Bogotà (Colombia), vive e lavora a Fognano di Brisighella (Ravenna). Si diploma in Belle Arti nella città di Neiva e insegna Scultura e Progettazione all'Università Surcolombiana dal 1996 al 2000; insegna inoltre educazione artistica all'Istituto di Educazione Superiore "INEM" e dirige la cattedra di Teoria del Colore e Pittura su Tessuti presso la facoltà di "Design e Moda" della Corporation Unificada CUN. Si trasferisce in Italia e studia ceramica a Faenza, conseguendo nel 2000 la specializzazione in grès e porcellana; espone per la prima volta nel 1992 a Neiva. Le sue opere sono presenti nelle più importanti esposizioni internazionali di ceramica: al Concorso Internazionale della Ceramica a L'Alcora (2002), alla Biennale Internazionale della Ceramica del Cairo (2002), alla Biennale della Scultura e della Ceramica a Mamer (2002, 2003), al Festival Européen des Arts Céramiques a Saint Quentin La Poterie in Francia (2004), nuovamente in Francia alla galleria Vallauris (2006), a Faenza (2008), alla Biennale de la Céramique in Belgio (2010), a Torino e Forlì (2010). Di particolare rilevanza è l'esposizione del 2004 presso la Galleria Circolo degli Artisti di Faenza, patrocinata dall'Ambasciata della Repubblica Colombiana e dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. E' stata premiata al Salon Regional de Artistas di Santafè a Bogotà (1998), al XXXVI Concorso Internazionale della Ceramica di Gualdo Tadino (2003), al Concorso Internazionale di Faenza (2006 e 2007) e nelle Esposizioni Internazionali di Giappone (2008), Francia (2009), Belgio (2010) e Spagna (2011). I suoi pezzi rimandano ad una civiltà ancestrale nella quale il rito scandisce i momenti salienti del vivere (come la nascita, la morte, il sesso); il fascino arcano ed evocativo delle opere è presentato in forme nitide e pulite, derivando da tagli netti e rigorose geometrie. Le tonalità calde delle terre, che richiamano il paese d'origine dell'artista, sono spesso impreziosite da tocchi d'oro, le superfici a volte sono levigate oppure attraversate da una fitta trama di segni, come se fossero state sottoposte al trascorrere del tempo e delle intemperie. L'argilla viene a volte arricchita da vegetali e semi, comunque trattata sempre con procedimento minuzioso, attento e calcolato.

Le Opere esposte - 2005

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